Quando parliamo di rifiuti ingombranti ci riferiamo a vecchi elementi d’arredo o oggetti di uso comune troppo grandi per gestire il loro smaltimento come si fa per gli altri rifiuti urbani (cioè con la raccolta differenziata).
Bisogna sapere che in ogni comune c’è un servizio pubblico di raccolta di questo tipo di rifiuti; anche se le modalità di operazione sono variabili, i principi e le normative di base non cambiano.
Per smaltire i rifiuti al meglio vi consigliamo di di fare riferimento ad associazioni come Nova Ecologica, che si occupa da anni di smaltimento rifiuti, consulenza e della compilazione del registro di carico e scarico dei rifiuti.
Vediamo quindi quali sono i rifiuti ingombranti.
Quali sono i rifiuti ingombranti
Secondo il Codice Europeo dei Rifiuti si considerano ingombranti quei rifiuti per cui non è previsto il conferimento in nessuna tipologia di raccolta differenziata disponibile; oltre alle dimensioni, un altro elemento da tenere in considerazione è la composizione, infatti se sono composti da materiali differenti, che non è possibile gestire in ugual modo, allora devono subire un processo di smaltimento.
Ecco dunque i prodotti riconducibili alla fattispecie dei rifiuti ingombranti:
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armadi;
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comodini e comò;
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tavoli;
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divani, poltrone e sedie;
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reti e strutture dei letti;
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assi da stiro;
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lampadari;
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biciclette;
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zaini e valigie di grandi dimensioni.
Come trattare questi rifiuti
Spesso si fa confusione tra i rifiuti ingombranti e i cosiddetti RAEE (rifiuti elettrici ed elettronici), per cui è previsto un processo di gestione diverso rispetto a quello tradizionale. Anche se alcuni RAEE vengono assimilati agli ingombranti per via delle dimensioni, (come accade per elettrodomestici come il frigorifero o l’aspirapolvere).
Nonostante ciò, anche se l’iter di conferimento è magari il medesimo, il trattamento successivo è differente.
In assenza di un materiale prevalente risulta impossibile conferire il rifiuto all’interno del bidone specifico, e non può nemmeno finire in quello del secco indifferenziato, Ciò accade anche laddove dimensioni del prodotto sono ridotte
Le opzioni sono, solitamente, due:
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Dove possibile, usufruire del servizio di raccolta a domicilio (su prenotazione);
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Si trasporta il rifiuto presso l’isola ecologica del proprio comune, attenendosi al regolamento interno.
Oltre a queste però è possibile anche riutilizzare il “rifiuto”: se stai buttando via un elemento d’arredo ancora in buone condizioni puoi verificare se, tra i tuoi contatti, c’è qualcuno che potrebbe essere interessato a quel prodotto.
Evitare gli sprechi è sempre il modo migliore per aiutare il pianeta.