Diplomarsi ad un istituto alberghiero è sempre stata una delle possibili alternative per gli studenti prossimi ad iscriversi ad una scuola secondaria di secondo grado, ma negli ultimi anni l’interesse nei confronti di questo percorso formativo è cresciuto in maniera importante.
Una scuola sempre più gettonata
Le ragioni alla base di questo trend sono molteplici: sicuramente si è appurato il fatto che una scuola come questa può offrire ottime opportunità professionali, ma ha influito anche il fatto che oggi vi è una considerazione molto diversa delle professioni a cui questi istituti sanno preparare, essendoci una maggiore consapevolezza del notevole bagaglio tecnico che deve contraddistinguere queste categorie di lavoratori.
Cosa c’è da sapere sull’istituto alberghiero
Quello alberghiero rientra tra gli istituti professionali, così chiamati proprio perché offrono al loro allievo una formazione dal taglio fortemente pratico che consente loro di lavorare con successo nel settore di riferimento anche subito dopo il conseguimento del diploma.
La denominazione completa degli istituti alberghieri, definita dal MIUR, è Enogastronomia e ospitalità alberghiera, e queste scuole sono piuttosto diffuse su tutto il territorio nazionale, con un particolare riguardo per le zone che hanno un’economia dalla forte vocazione turistica.
Il biennio iniziale e il triennio di specializzazione
Frequentare un istituto come questo significa dover affrontare anzitutto un biennio comune, mentre il triennio successivo è orientato verso uno specifico indirizzo che lo studente può scegliere in base alle sue inclinazioni ed ai suoi obiettivi professionali.
La fase del triennio è senz’altro quella in cui la formazione tende ad assumere un taglio più pratico, non solo in termini di ore di studio dedicate a laboratori, ma anche a livello di esperienza “sul campo”; la recente introduzione, da parte dello Stato, di formule mirate a favorire la maturazione di esperienze professionali, come ad esempio il progetto Alternanza scuola-lavoro, consentono allo studente di strutturare la propria formazione anche presso aziende esterne, rendendolo così ancora più pronto a diploma conseguito.
A livello di specializzazioni, le alternative sono diverse: ci si può concentrare sulla cucina, per divenire uno chef o comunque un membro di una brigata, sulla gestione della sala, per operare come cameriere e maître, altri percorsi triennali si focalizzano sul ruolo di banconista, altri sulla gestione di strutture ricettive, quindi preparano a ruoli come quello di receptionist ed addetto all’accoglienza, e via discorrendo.
Il percorso ideale per lavorare nel turismo
Come si può intuire dal nome, l’istituto alberghiero offre una formazione a 360 gradi per quel che riguarda il comparto turistico, che come noto rappresenta una delle colonne più importanti dell’economia italiana, senza ovviamente trascurare le altrettanto floride opportunità lavorative all’estero.
Tutti gli studenti di un istituto di questo tipo, dunque, al termine del loro percorso possono operare con successo in questo settore, ovviamente le opportunità aumentano se ci si candida a posizioni lavorative in linea con l’indirizzo scelto nel triennio.
Una scelta che offre ottime opportunità
Quella di diplomarsi all’alberghiero può dunque rivelarsi un’ottima scelta per tutti gli studenti che vorrebbero lavorare nel turismo o che sono semplicemente affascinati da questo settore intramontabile, ma allo stesso tempo moderno e in costante evoluzione.
Banali luoghi comuni secondo cui gli istituti alberghieri, e in generale tutti gli istituti professionali, siano delle scuole “di serie B”, o comunque più semplici rispetto ad altre, sono ormai definitivamente superati, d’altronde quello alberghiero è un diploma legalmente equiparato a tutti gli altri anche per quel che riguarda le possibilità di ulteriore prosecuzione degli studi, ad esempio tramite un’iscrizione all’università, oppure per la partecipazione a concorsi pubblici in cui si richiede il possesso di un diploma.
