Le infestazioni da pulci sono quasi proverbiali, e fa le più diffuse anche in ambienti insospettabili. Con la crescente presenza di animali domestici negli appartamenti, diventa quindi ancora più essenziale conoscere a fondo sia ai metodi di identificazione della presenza stessa di questi insetti, sia a come procedere ad una completa eliminazione degli insetti in maniera efficace, che solitamente viene condotta con una fase preliminare di pulizia approfondita degli ambienti seguita dalla disposizione di insetticidi residuali capaci di impedire la maturazione sessuale delle larve e quindi di inibire la proliferazione degli animali stessi.
Gli ospiti primari delle pulci sono, com’è noto, i nostri animali domestici, cani e gatti, e in generale tutti gli animali a sangue caldo. Proprio da cani e gatti, in effetti, prendono il nome le due razze di pulce con cui l’uomo viene più facilmente in contatto (perfino più facilmente che con la pulce dell’uomo, una specie a sé, Pulex Irritans): entrambe, come del resto tutte le pulci, sono parte di un ordine che prende il nome di “sifonatteri”, in quanto dotate da adulte di un apparato boccale per pungere e succhiare, e prive di ali. È quindi il sangue l’alimento necessario alle pulci per vivere e riprodursi: sangue animale o anche sangue umano.
E proprio in questo contatto con il sangue sta il rischio maggiore delle infestazioni da pulci. Se infatti dovessimo ridurre il problema alle punture fastidiose e pruriginose causate da questi animali, staremmo decisamente sottovalutando la questione. Nel momento in cui si nutre, infatti, e viene quindi in contatto con il nostro sangue, la pulce può trasmetterci svariati, e anche pericolosi, agenti patogeni: nel caso della pulce del ratto, perfino la peste bubbonica. D’altro canto, anche i prurito può essere un indizio grave, perché in alcuni soggetti la reazione con la saliva della pulce può iniziare una vera e propria dermatite allergica.