Il mutuo, per la maggior parte degli italiani, rappresenta il contratto finanziario più importante della loro vita.
Generalmente i requisiti per ottenere un mutuo al 100 sono piuttosto stringenti e sono principalmente i giovani che acquistano la prima casa a farne richiesta. Di norma, invece, le persone tendono a chiedere mutui per coprire parte dell’acquisto perché, senza una buona base creditizia, è difficile ottenere il prestito senza obiezioni dalle banche. In ogni caso è molto importante conoscere questo mondo e capire come approcciarvisi per la prima volta, soprattutto perché si tratta di una spesa importante alla quale saremo legati per molti anni della nostra vita. Vediamo cosa è importante sapere.
Quali sono gli aspetti da considerare per scegliere il mutuo?
Approcciarsi al prestito ipotecario senza una buona conoscenza finanziaria, sia riguardo ai tassi di interesse che all'inflazione, sia riguardo alle possibili insidie nascoste nei costi accessori, può comportare spiacevoli sorprese.
Di fatto il mutuo è un debito a lungo termine. Ogni errore commesso in fase di istruttoria avrà un effetto “moltiplicatore”, soprattutto nel lungo termine rispetto al reale costo del credito.
Prima di stipulare un mutuo, infatti, è importante fare una doppia valutazione informativa. Il primo passo consiste nel comprendere come sono formati i tassi di interesse di un mutuo, sia a tasso variabile che fisso, e quali fattori possono influenzarli nel tempo. Il secondo passo riguarda gli oneri accessori del mutuo e le assicurazioni obbligatorie.
Tassi di interesse e oneri: facciamo chiarezza
Quando si tratta di tassi di interesse il principale dubbio da sciogliere riguarda se optare per un tasso variabile, con il rischio che la rata mensile possa aumentare o diminuire, o per un tasso fisso, che mantiene costante il livello di interesse concordato con la banca al momento della stipula.
Il tasso del mutuo è composto da due componenti: lo "spread" scelto dalla banca, che rappresenta il margine applicato per ottenere un profitto, e l'andamento del costo del denaro in base all’inflazione. Entrambi influiscono sui tassi presenti sui mercati finanziari.
Il mutuo a tasso variabile è collegato agli indici Euribor o al tasso di riferimento della Bce, che indicano il costo del denaro per brevi scadenze. Il mutuo a tasso fisso, invece, è collegato all'indice Eurirs, che stima il costo del denaro nel lungo periodo. Le quotazioni di questi indici variano ogni giorno sui mercati in base all'andamento dell'economia. Per quanto riguarda gli oneri accessori, infine, è importante che siano inclusi nel Taeg (Tasso annuo effettivo globale). Molto semplicemente la scelta migliore sarà quella con il Taeg più basso, indipendentemente dalla grandezza o dalla reputazione della banca. Il Taeg tiene conto non solo degli interessi, ma anche di tutte le spese accessorie, come le commissioni di istruttoria, gli oneri fiscali, le polizze assicurative e gli altri costi collegati al mutuo.
Condizioni e flessibilità
L’ultimo aspetto da considerare è la flessibilità del mutuo. Alcune banche offrono la possibilità di modificare la durata del mutuo o di sospendere temporaneamente il pagamento delle rate in caso di difficoltà finanziarie. Prima di optare per una decisione definitiva, per concludere, suggeriamo di confrontare le offerte di diverse banche e istituti finanziari per trovare il mutuo più vantaggioso. In ogni caso ci sono pur sempre una serie di norme nazionali grazie alle quali anche il consumatore meno informato sui temi della finanza ha diritto a essere correttamente supportato nella scelta del miglior prodotto finanziario.